(Teleborsa) - Siamo finalmente fuori dal tunnel della recessione, dopo ben 13 trimestri negativi.

Nel primo trimestre del 2015 l'economia tricolore è aumentata dello 0,3% rispetto al trimestre precedente, registrando il balzo più alto da inizio 2011. Battute le attese degli analisti che si aspettavano un incremento più modesto, dello 0,1%.
Secondo la stima flash sul Prodotto Interno Lordo (PIL) diffusa stamane dall'Istat, il PIL risulta invece invariato rispetto al primo trimestre del 2014 (-0,2% il consensus).
Si precisa che il primo trimestre del 2015 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative rispetto al primo trimestre del 2014.

La crescita congiunturale è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dell’industria e di una sostanziale stazionarietà nei servizi. Dal lato della domanda, vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) maggiore dell’apporto negativo della domanda estera netta.

Facendo un paragone con le altre potenze mondiali, si osserva che nello stesso periodo il PIL è aumentato in termini congiunturali dello 0,1% negli Stati Uniti e dello 0,3% nel Regno Unito. In termini tendenziali, si è registrato un aumento del 3% negli Stati Uniti e del 2,4% nel Regno Unito.

La variazione acquisita per il 2015 è pari a 0,2%.

Si attendono ora di dati della Zona Euro, dopo quelli positivi della Francia e quelli deludenti della Germania.