(Teleborsa) - La contraffazione, la falsificazione e l’imitazione dei prodotti alimentari Made in Italy nel mondo ha superato il fatturato di 60 miliardi di euro nel 2014. Lo rivela la Coldiretti, segnalando che, fra gli ultimi arrivi dell'Italian Sounding (prodotti che sembrano Made in Italy e non lo sono), c'è il Prosecco Made in Crimea, scaturito anche dalle tensioni politiche e commerciali seguite all'embargo da parte della Russia.
Ad essere colpiti sono i settori più dinamici dell’agroalimentare Made in Italy, come gli spumanti, che con un balzo del 20% nelle bottiglie spedite all'estero sorpassano lo champagne e conquista le tavole nel mondo con un record storico. All’estero - si sottolinea - non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane e il 2014 si è chiuso con la spedizione oltre frontiera di più di 320 milioni di bottiglie di spumante italiano, il record di sempre.
Secondo il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, "la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Italian sounding a livello internazionale costa all'Italia trecentomila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale". Moncalvo, dando un parere positivo sulle misure di contrasto alla contraffazione, ha avvertito che l'appuntamento cruciale sarà anche quello per l'accordo di libero scambio tra Unione Europea e Stati Uniti (TTIP)
All’estero i falsi fatturano quasi il doppio dei prodotti originali anche se le esportazioni agroalimentari italiane hanno chiuso il 2014 facendo registrare il record storico per un valore di 34,3 miliardi, con un aumento del 2,4% rispetto all'anno precedente.