(Teleborsa) - Il terziario dell'Eurozona continua ad espandersi, ma ad un ritmo inferiore rispetto a quanto stimato precedentemente.
Il dato finale sul PMI dei servizi di febbraio, elaborato da Markit, è stato inaspettatamente rivisto al ribasso a 53,7 rispetto ai 53,9 della stima flash fornita lo scorso 20 febbraio, anche se il confronto con gennaio (52,7) conferma una situazione di espansione.
Rivisto al ribasso anche il PMI composito a 53,3 rispetto al 53,5 della stima flash, mentre a gennaio il direttore di acquisti si era fermato a quota 52,6.
Nonostante questi ritocchi all'ingiù, complessivamente febbraio è stato un mese positivo perché per la prima volta dallo scorso aprile le quattro maggiori economie dell'Area euro hanno tutte beneficiato di un aumento delle attività. Il segnale più incoraggiante arriva dalla rinnovata crescita francese, dove l’espansione del settore terziario ha controbilanciato la continua contrazione del manifatturiero.
Abbastanza ottimista Chris Williamson, capo economista presso Markit. "Ci sono stati chiari segni di ripresa dell’economia dell’Eurozona a febbraio. L’aumento dell’afflusso di nuovi ordini e della fiducia suggeriscono che tale incremento potrebbe continuare a marzo. La crescente positività dei dati d’indagine preannuncia che il PIL della regione può avere un incremento dello 0,3% durante il primo trimestre dell’anno", ha commentato.
Secondo Williamson, "la maggiore debolezza dell’euro dovrebbe dare una spinta alle esportazioni e, soprattutto, l’apertura del
quantitative easing della BCE dovrebbe stimolare l’economia nel corso dell’anno".
Stop & go per il terziario, ma le "Quattro" sono tornate
Il PMI dei servizi si conferma in espansione nonostante la revisione al ribasso della stima flash
04 marzo 2015 - 10.19