(Teleborsa) - È forte il richiamo fatto ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso alle Camere: "garantire la Costituzione significa garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi in una scuola moderna in ambienti sicuri, garantire il loro diritto al futuro", ha detto il nuovo Capo dello Stato.
Intanto il numero di abbandoni precoci dei banchi rimane fermo al 17,6%, cinque punti percentuali sopra la media UE: negli ultimi 15 anni si sono persi per strada 2 milioni e 900mila giovani delle superiori.
“Queste affermazioni – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir – rappresentano un chiaro monito a tutte le istituzioni coinvolte nel rilancio della scuola, da attuare però non attraverso slogan o riforme salva-conti. Parlando per la prima volta ai parlamentari e alla nazione da Capo dello Stato, Mattarella ha puntato il dito sull'ancora troppo alto numero di giovani che lasciano i banchi di scuola, senza aver conseguito alcun diploma, per andare ad ingrossare le fila dei Neet”.
Proprio ieri sono stati pubblicati i dati aggiornati dei giovani sotto i 29 anni che in Italia non studiano e non lavorano: sono 1 milione e 700mila, solo al Sud quasi 700mila, pari al 38,6% del totale.