(Teleborsa) - Un candidato con una storia politica, piuttosto che un tecnico. E' questo l'identikit emerso ieri dopo il round di consultazioni tra Matteo Renzi e i partiti sul prossimo Presidente della Repubblica.
Chi sperava in qualche informazione più dettagliata sui papabili, però, si deve ancora accontentare del toto nomi e dei sondaggi.
Al termine della lunga giornata di confronti, il vicesegretario del PD Lorenzo Guerini ha detto che "sul metodo e sul clima generale c`è ampia condivisione", che "dagli interventi sono emerse grande responsabilità e piena disponibilità a trovare una soluzione ampiamente condivisa" e che il nuovo Capo dello Stato deve essere "un presidente di garanzia per tutti, autonomo e, naturalmente, deve essere dotato di capacità e autorevolezza", aggiungendo che in verità non si è parlato molto di nomi. "Ci siamo concentrati più che altro a tracciare un identikit, a definire le caratteristiche della persona che vorremmo al Colle", ha spiegato.
Sembra dunque chiaro che il Premier-Segretario del PD non vuole ancora scoprire le carte. Lo stesso Guerini ha confermato che sembra probabile la prospettiva di eleggere il capo dello Stato alla quarta votazione, sabato. Il PD potrebbe anche scegliere di non fare nomi fino a quel giorno, anche se Renzi ha anticipato di alzare il velo sul candidato giovedì, quando si terrà la prima votazione.
Tornando agli incontri di ieri, il più importante è stato senza dubbio quello con i delegati di Forza Italia, d'accordo sull'elezione del Presidente alla quarta votazione.
Silvio Berlusconi non era presente. Incontrerà Renzi oggi, probabilmente per fare il punto della situazione.
La giornata odierna sarà caratterizzata da confronti interni ai vari schieramenti.
Intanto continua ad impazzare il toto-nomi. Pier Carlo Padoan si è tirato fuori dalla corsa al Colle con un lapidario "ho tanto da fare al Ministero dell'Economia".
In queste ore sta prendendo piede anche l'ipotesi di Sergio Mattarella. Si vocifera che Renzi stia spingendo sull'ex Ministro in alternativa a Giuliano Amato.
Quirinale, Renzi non scopre le carte. Si punta su un politico al quarto scrutinio
28 gennaio 2015 - 08.28