(Teleborsa) - Dopo aver augurato un buon anno nuovo a tutti e dopo aver dato il benvenuto alla Lituania nell'Euro, Mario Draghi è andato subito al punto. Il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), nella conferenza stampa successiva alla riunione del Board che ha deciso di lasciare invariati i tassi allo 0,05%, ha annunciato un piano di acquisti di titoli ampliato alle emissioni pubbliche da 60 miliardi di euro al mese, da marzo 2015 fino a settembre 2016, per un totale di 1.080 miliardi di euro.
Quanto alla ripartizione di ipotetiche perdite, il Consiglio direttivo ha deciso che gli acquisti di titoli di istituzioni europee – che ammonteranno al 12% degli acquisti di attività aggiuntive e verranno effettuati dalle banche centrali nazionali (BCN) – saranno soggetti alla ripartizione delle perdite. I restanti acquisti aggiuntivi da parte delle BCN non verranno invece sottoposti a tale regime. La BCE deterrà l’8% delle attività aggiuntive acquistate. Ne consegue che il 20% degli acquisti aggiuntivi sarà soggetto a un regime di ripartizione del rischio.
Il numero uno della BCE si è poi dichiarato pronto ad intervenire nuovamente fino a quando il livello dei prezzi non si riporterà sui livelli ritenuti coerenti con il target della BCE.
Il nuovo intervento - ha precisato Draghi - ingloberà i precedenti programmi di acquisti di prestiti bancari cartolarizzati (Abs) e di obbligazioni bancarie garantite (covered bond).
Relativamente all'inflazione, il capo dell'Eurotower ha osservato che le dinamiche dei prezzi sono rimaste più deboli del previsto ma che l'inflazione dovrebbe tornare a crescere tra la fine del 2014 e l'inizio del 2015.
Riguardo al PIL, Draghi ha parlato di un incremento dello 0,2% su base trimestrale, rilevando che nel 2015 ci sarà una crescita moderata dell'economia.
Draghi lancia un quantitative easing da 60 miliardi di euro al mese
22 gennaio 2015 - 15.14