(Teleborsa) - Mentre si attende che domani la BCE, sveli le sue prossime mosse di politica monetaria, con i più che si aspettano un nuovo ingente programma di acquisto di bond, la Banca centrale del Giappone ha confermato oggi la sua politica monetaria espansiva rafforzata il 31 ottobre scorso. La Bank of Japan, oggi nell'annunciare i tassi d'interesse su cui non ha fatto alcun ritocco e sono stati lasciati al minimo storico ha ribadito che acquisterà ogni anno asset per 80 bilioni di yen. Dunque, tutto come da copione, visto che la decisione era stata preannunciata dagli economisti.

La Banca centrale del Giappone ha anche ridotto le previsioni di inflazione, stimando che i prezzi al consumo cresceranno dell'1% anziché dell'1,7%, come stimato in precedenza. "Per quanto riguarda l'indice dei prezzi al consumo, l'outlook per la tendenza di fondo resta invariata, ma l'aumento su base annua sarà probabilmente minore verso l'anno fiscale 2015 a causa del significativo declino dei prezzi del petrolio", si legge in una nota dell'istituto centrale giapponese. Il calo dei prezzi del petrolio, si ripercuote negativamente sullo scenario complessivo dei prezzi.

E' nel 2016 che l'inflazione, tornerà a crescere, visto che per l'esercizio 2016 i prezzi al consumo sono state riviste leggermente al rialzo, dal 2,1% al 2,2%. Per quanto riguarda le stime di crescita dell'economia, la Bank of Japan ha alzato le sua previsioni per il 2015 che passano dall'1,5% al 2,1% e per il 2016 che arrivano all'1,6% dall'1,2% precedente.