(Teleborsa) - Sono morti, dopo il blitz delle teste di cuoio, i killer islamici che hanno provocato la strage presso il settimanale Charlie Hebdo.
I due terroristi identificati nei giorni scorsi nei fratelli Said e Cherif Kouachi, si erano barricati, dopo un inseguimento, in una tipografia di Dammartin-en-Goele, prendendo ad ostaggio il tipografo di 27 anni. Ieri le ricerche si erano concentrate a circa 100 km da Parigi, nella foresta di Longpont, in Piccardia, ma nonostante gli imponenti mezzi dispiegati, i due fratelli franco-algerini sembravano svaniti nel nulla.
Un secondo attacco delle forze di polizia ha invece portato all'uccisione del killer di Parigi, che si era barricato dentro un negozio di alimentari ebraico, prendendo degli ostaggi. Sembra che l'attentatore fosse lo stesso che ieri ha ucciso una donna poliziotto di colore, Clarissa Jean-Philippe, a Montrouge.
Le dinamiche e la tipologia dei ripetuti attacchi terroristici degli ultimi giorni sta facendo concretizzare l'ipotesi di un'operazione di vasta portata studiata a tavolino da una stessa organizzazione. Si parla infatti nelle ultime ore di un commando diviso in cellule di matrice jihadista, che ha portato sia alla strage del settimanale satirico Charlie Hebdo, mercoledì scorso, sia all'uccisione della poliziotta francese.
In queste ore stanno giungendo anche numerosi particolari su Chérif e Said Kouachi. Si sa innanzitutto che sono reduci dalla guerra in Siria, da cui erano rientrati in Francia in estate, e che erano nella no fly list degli Stati Uniti. A quanto pare, il giovane Cherif Kouachi era stato arruolato direttamente dall'imam estremista londinese Abu Hamza.
Strage Charlie Hebdo, uccisi i due attentatori e il killer di Parigi
09 gennaio 2015 - 17.45