(Teleborsa) - La scuola italiana vede crescere ogni anno gli alunni disabili, la cui inclusione sociale imporrebbe quanto meno una maggiore attenzione e cura, ma a fronte di questa escalation costante non vi sono abbastanza docenti per il sostegno e, quando va bene, l'alunno vede cambiare il suo insegnante "particolare" ogni anno.
L'Istat ha rilevato che il numero di alunni disabili continua a salire ed ha raggiunto nell'anno scolastico 2013/14 il livello di 150 mila: nella scuola primaria ve ne sono quasi 85 mila (il 3% del totale degli alunni) e nella scuola secondaria di primo grado se ne contano più di 65 mila (il 3,8% del totale). Un numero in costante crescita anche nel corso dello stesso anno scolastico - confrontando i dati del Ministero dell'Istruzione dello stesso anno se ne contavano a settembre 11 mila in meno - perché l'accrescimento è spesso dovuto all'iscrizione in corso anno di nuovi alunni con problemi di apprendimento, ma anche alle tante sentenze dei tribunali che hanno decretato l'assegnazione dell'insegnante di sostegno a seguito dei ricorsi presentati dalle famiglie.
Nonostante l'aumento dei disabili, l'offerta formativa è ancora insufficiente e saltuaria, perchè l'organico dei docenti di sostegno è da tempo fermo a 80 mila, cosicché migliaia di alunni si trovano ad attendere settimane o mesi, ad ogni inizio di anno scolastico, prima di vedersi assegnato il docente specializzato. Fra l'altro, gli insegnanti di sostegno per 1 disabile su 2 cambiano ogni anno: l’Istat ha rilevato che il 44% degli alunni della scuola primaria ha cambiato l'insegnante di sostegno rispetto all'anno scolastico precedente e lo stesso è accaduto al 40% degli alunni nella secondaria di primo grado’.
"Un valzer di cattedre, a danno degli alunni meno fortunati, che non ha bisogno di commenti”, commenta Marcello Pacifico, presidente del sindacato della scuola Anief, ricordando che la sua organizzazione ha chiesto di aumentare l’organico dei docenti di sostegno di almeno 40mila unità, per tener conto del trend di crescita degli alunni disabili e delle proiezioni, che indicano al 2016 un aumento degli alunni con handicap a quota 260 mila.
"Fino a quando non ci sarà questo adeguamento, continueremo ad assistere al valzer di insegnanti specializzati e alla corsa in tribunale per vedersi riconosciuto il diritto allo studio e al supporto didattico adeguato", ha concluso Pacifico.