(Teleborsa) - Invece di finire nell'economia reale i soldi della Banca Centrale Europea (BCE) destinati alle imprese italiane sono finiti in BTP - Buoni poliennali del Tesoro. A riferirlo la Banca d'Italia, segnalando un elevato numero di titoli di Stato in pancia alle nostre banche, pari a 414,3 mld di euro ad ottobre, livello mai raggiunto prima.
Facendo i conti dei 26 miliardi di euro che le banche italiane hanno preso in prestito dalla BCE a settembre, due terzi sono stati investiti per l'acquisto di Buoni poliennali del Tesoro. Alle imprese solo 8 miliardi.
In sostanza nelle casse degli istituti di credito italiani i BTP rappresentano il 10,8% del patrimonio complessivo, dato che si confronta con il 3,3% di Bund delle banche tedesche e con una media europea di titoli di Stato domestici in portafoglio del 4,5%.
Le banche italiane invece di immettere liquidità nel sistema migliorando la qualità del credito hanno dunque contribuito al peggioramento della situazione economica del Paese.
Di fronte a questa situazione il presidente della BCE, Mario Draghi, ha annunciato che in occasione delle prossime aste i prestiti erogati da Francoforte saranno vincolati a credito e investimenti nell'economia reale.