(Teleborsa) - Proprietari, ma anche inquilini, prima casa, ma anche seconda casa: un unico appuntamento per i cittadini, il 16 dicembre. Giorno in cui sono chiamati a versare il saldo 2014 di TASI e IMU.
Le due imposte busseranno insieme alle porte degli italiani e secondo uno studio della UIL, una famiglia su due pagherà per la TASI un conto più salato della vecchia IMU.
Dall'analisi emerge che oltre la metà (53,5%) dei contribuenti pagherà un conto più salato. Il costo medio sarebbe di 156 euro, che sale e 197 euro per i capoluoghi. La città più cara è Torino dove si paga 403 euro seguita da Roma (391), Siena (356) e Firenze (346). Salvi i contribuenti di Olbia e Ragusa dove l'aliquota è pari a zero, una sorta di "paradisi fiscali". Qui non paga nessuno proprietario di prima casa.
Sempre secondo la UIL, "pagherà un po' di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate".
Non c'è alcun dubbio, che nel 2014 "con la TASI la pressione fiscale delle famiglie rispetto al 2013 aumenterà". Per alcuni "sarà attenuata dal Bonus degli 80 euro, ma per molti, e tra essi milioni di pensionati, il loro potere di acquisto diminuirà sensibilmente".
"Adesso il Governo annuncia che nel 2015 si cambierà nuovamente il modello di tassazione degli immobili, con l'introduzione della Local Tax", ma "la nostra impressione", spiegano gli esperti che hanno condotto lo studio, stando anche alle primissime simulazioni, è "altro giro altra corsa: si cambiano nomi, ma il risultato, non cambia".
TASI e IMU chiamano insieme alla cassa. Olbia e Ragusa "paradisi fiscali"
08 dicembre 2014 - 14.05