(Teleborsa) - "L'Italia e l'Eurozona soffrono ancora del rigore". Così il premier, Matteo Renzi oggi pomeriggio alla Camera spiega che "mentre il mondo rallenta, ma continua a crescere, l'Eurozona ed in particolare l'Italia ancora soffrono le conseguenze di una linea politica che in questi anni ha privilegiato il rigore e l'austerity rispetto alla crescita".
Rigore e austerità saranno dunque sul banco degli imputati al Consiglio europeo, di domani, in vista del quale il capo del Governo ha sfoderato tutta la sua sicurezza, anche rispetto alla lunga e sfibrante attesa per la lettera di Bruxelles sulla manovra 2015, in arrivo oggi.
Parlando stamane al Senato, il presidente del Consiglio ha sottolineato che "non solo l'austerità, ma anche la crescita, rappresentano due pilastri della politica europea" e "la grande vittoria di questi mesi è stata l'aver proposto un piano di investimenti da 300 miliardi di euro". Piano che oggi il nuovo presidente della Commissione europea, Jean Claude Juncker ha promesso presenterà "prima di Natale" per rilanciare lavoro, crescita e investimenti.
"L'Italia si presenta a questo vertice europeo" avendo "mantenuto l'impegno ad aprire alcuni cantieri di riforma credibile", ha spiegato Renzi. "Ma ha bisogno di uno scatto in più: la consapevolezza di ciò che siamo e rappresentiamo".
Nell'ultimo Consiglio UE, "per la prima volta è tornata la parola crescita, dopo un dibattito acceso con gli olandesi e gli altri artefici del rigore" ha aggiunto il capo del Governo secondo il quale "è non rinviabile una discussione su come l'Europa vuole provare a uscire dai margini stretti del rigore per impostare una strategia di crescita".
Quali sono i temi all'ordine del giorno del Consiglio europeo? Domani e dopodomani, il Consiglio UE, guidato dal Presidente del Consiglio stesso, Herman Van Rompuy, prenderà una decisione definitiva sul nuovo quadro per le politiche del clima e dell'energia, anche in ordine ad altre misure atte a incrementare la sicurezza energetica dell'Europa e agli obiettivi specifici di interconnessione per il 2030. Affronterà inoltre la situazione economica nell'Unione europea sulla base di una presentazione della Commissione e dei lavori intrapresi dal Consiglio.