(Teleborsa) - "Lo Stato continua a collocare l'Istruzione nella voce spese e non risorse", così Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, commenta i numeri sulla Scuola contenuti nella Legge di Stabilità approvata la scorsa settimana dal Consiglio dei Ministri.
Oltre ai tagli agli esoneri per i collaboratori dei presidi, alla cancellazione delle supplenze per brevi giorni e ai 2mila posti in meno di personale Ata, ora si scopre che ad essere colpite sono anche le attività scolastiche a supporto della didattica e il sostegno agli alunni disabili, spiega il sindacato della scuola Anief.
Attraverso il documento di bilancio di fine anno viene infatti decurtato di ulteriori 30 milioni di euro il Miglioramento dell'offerta formativa, che finanzia a sua volta il fondo d'istituto, costituito in ogni scuola autonoma per la realizzazione della lunga serie di attività aggiuntive connesse alla realizzazione del cosiddetto Pof scolastico: i corsi di teatro, fotografia, lingua, gite, progetti di valenza sociale, come ad esempio quelli sul bullismo e la dispersione.
Per quanto riguarda gli allievi con handicap, a dispetto delle intenzioni incluse nella 'Buona Scuola', ora scopriamo che "nel 2015 il Fondo per le non autosufficienze subirà un taglio di 100 milioni". E all'orizzonte spuntano altri accorpamenti di scuole: solo nel torinese l'anno prossimo se ne prevedono 30.
Tutto ciò avviene malgrado l'Istat abbia fatto sapere che nel nostro Paese "la spesa per la disabilità, rispetto alle medie UE del 2,1% è inferiore di mezzo punto percentuale: la spesa media UE è di 536 euro l'anno pro capite, in Italia la spesa pro capite è di 423 euro l'anno con una conseguenza pratica riscontrabile nell'esclusione sociale e nell'impoverimento delle persone con disabilità".