(Teleborsa) - Il credit crunch resta una realtà in Italia, a dispetto dei ripetuti tentativi della BCE di aprire i rubinetti del credito, per finanziare le imprese e riattivare il circolo virtuoso che fa crescere l'economia.
I prestiti - secondo i dati pubblicati da Bankitalia - sono scivolati anche nel mese di agosto del 2,5%, dopo che a luglio si era registrato un calo della stessa portata (-2,6%), proseguendo il trend in atto da qualche anno. In effetti, c'è da considerare che la prima asta TLTRO della BCE si è tenuta a settembre, ma quel che frena l'Italia è anche il quadro macroeconomico pesantemente negativo, che aumenta il profilo di rischio di molte famiglie ed imprese.
Quanto alle famiglie, i prestiti per mutui ed altro sono calati dello 0,8% dopo il -0,7% di luglio, mentre i finanziamenti alle imprese sono scivolati del 3,8% dopo il -3,9% del mese precedente.
Situazione più rosea per le banche che hanno visto aumentare la raccolta (depositi +3,1%) e rallentare la crescita delle sofferenze attorno al 20%).