(Teleborsa) - Saranno state le recenti promozioni delle agenzie di rating (di Moody's e Standard & Poor's ), oppure i segnali di ripresa dell'economia. Fatto sta che la Grecia, nonostante il dilagante pessimismo sulla ripresa dell'Eurozona, si sente quasi pronta a camminare da sola.
A rivelarlo il Premier ellenico Antonis Samaras in occasione di un bilaterale con la Cancelliera tedesca Angela Merkel. "Credo che il piano possa essere concluso prima del previsto", ha dichiarato in conferenza stampa riferendosi agli aiuti finanziari ricevuti da Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea e Banca Centrale Europea, la cosiddetta Troika che negli anni più bui della crisi ellenica ha assicurato ad Atene due bailout del valore totale di 240 miliardi di euro in cambio di una radicale e dolorosa pulizia dei bilanci.
Non solo: Samaras ha chiesto alla Merkel un supporto per la crescita dell'economia e del lavoro (la Grecia ha la disoccupazione più alta d'Europa), intendendo per supporto un approccio meno rigorista da parte della Germania.
A fine settembre i tecnici del FMI torneranno in Grecia per i controlli di routine.
Secondo gli accordi attuali il Fondo continuerà ad erogare tranche di aiuti fino al primo trimestre del 2016. Atene è tornata sul mercato dei capitali con un certo successo, a conferma di come tra gli investitori stia tornando una certa fiducia verso la Penisola.
Secondo la Commissione UE, però, il Paese è ancora indietro con le riforme .