(Teleborsa) - E’ un cessate il fuoco sperimentale quello in vigore in Ucraina, giunto ormai al terzo giorno, per cercare di arginare mesi di spargimenti di sangue tra separatisti filo russi e il governo di Kiev.
Mentre il Consiglio di sicurezza nazionale dell'Ucraina ha detto ieri che la tregua può continuare, sono numerose le esplosioni che si susseguono nella città di Donetsk. Qualche ora prima il consiglio comunale di Mariupol aveva dichiarato la morte di una donna e il ferimento di altre tre persone, per un bombardamento in un quartiere della periferia della città.
Fonti separatiste riportano notizie che le truppe ucraine avrebbero ucciso un militante nel villaggio di Makiyivka e molti altri in villaggi minori vicini a Mariupol.
Le vittime sarebbero le prime dopo che le fazioni in lotta hanno deciso il cessate il fuoco, a seguito di una controffensiva scatenata il mese scorso dagli insorti.
I Presidenti Petro Poroshenko e Vladimir Putin hanno parlato lo scorso 6 settembre telefonicamente sullo stato di avanzamento della tregua, concordando sul fatto che l'Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, l’OSCE, dovrebbe monitorarlo.
"Non c'è dubbio che i bombardamenti di queste ore mettono a rischio il cessate il fuoco con contestuale rottura della tregua", ha detto Volodymyr Fesenko, un analista politico presso l'istituto di ricerca Penta a Kiev. "Se però si tratta solo di bombardamenti locali, piuttosto che una vera azione militare ad alta intensità, sono fiducioso che la tregua possa reggere".