(Teleborsa) - Crolla il tasso di espansione dell'economia giapponese nel secondo trimestre. Secondo i dati diffusi dall'Istituto di ricerca economica e sociale del Cabinet Office giapponese, il Prodotto Interno Lordo nazionale ha mostrato nel trimestre aprile-giugno una contrazione del 6,8% rispetto allo scorso anno a causa soprattutto dell'aumento delle tasse voluto dal Premier Shinzo Abe.
Da notare, comunque, che il dato è migliore delle attese degli analisti che avevano stimato per una discesa del 7%. Su trimestre, il calo è stato dell'1,7%. A frenare il PIL sono stati i forti cali di domanda, consumi e investimenti. Va detto che nei mesi precedenti all'aumento dell'IVA all'8% scattato ad aprile si era verificato un boom dell'economia perché i giapponesi avevano fatto scorta di prodotti.
Il dato di oggi è solo l'ultimo di una serie di statistiche negative: la produzione industriale è stata rivista al ribasso, le partite correnti sono risultate in deficit dopo quattro mesi di attivo e il PMI è sceso al limite della soglia che separa l'espansione dalla contrazione.
Il Governo nipponico ha deliberato l'aumento delle tasse per migliorare la situazione fiscale del Paese. Il Premier ha l'opzione di incrementare ancora l'IVA fino al 10% entro il 2015.