(Teleborsa) - Nessun impatto sui rapporti tra Chrysler e Fiat nel caso in cui la fusione con l'azienda statunitense non venisse perfezionata.
La precisazione del Lingotto, arriva su richiesta della Consob per fornire informazioni unitarie e riepilogative sui vari step del processo concernente l'esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti.
Fiat conferma che se la fusione "non verra' perfezionata non ci sarà alcun impatto sui rapporti tra Fiat e Chrysler, che ad oggi è una controllata totalitaria del Lingotto.
Chrysler, continuerà così ad essere una controllata totalitaria di FCA a seguito della fusione. "Chrysler non è parte della fusione che riguarda Fiat ,e non vi sarà alcun cambiamento nella configurazione giuridica di Chrysler a seguito di questa operazione".
Inoltre, il comunicato precisa che, ove la fusione non fosse completata a causa del mancato avveramento delle condizioni sospensive, "non vi sarebbe alcun impatto sul debito di Fiat o di Chrysler, ne' sarebbe atteso alcun incremento dei costi operativi e non ci si attende che il perfezionamento della fusione comporti alcun significativo risparmio di costi operativi o sinergia".
Laddove, "a seguito dell'esercizio del diritto di recesso da parte degli azionisti, il limite di 500 milioni di euro fosse superato, la Fusione non sarebbe perfezionata, non sarebbe pagato alcun Valore di liquidazione e gli azionisti che avessero esercitato il diritto di recesso continuerebbero a detenere le relative azioni, senza ricevere il valore di liquidazione.
Fiat precisa: nessun impatto se non sarà perfezionata la fusione Chrysler
11 agosto 2014 - 09.17