(Teleborsa) - Per rispondere ai morsi della crisi economica gli italiani hanno modificato profondamente il modo di fare la spesa. Nel periodo 2011-2013 le famiglie italiane hanno reagito alla crisi riducendo i consumi per 5,32 miliardi di euro.

Secondo un'indagine del Cermes Bocconi, il passaggio da marche più costose ad altre più economiche ha influito per 1,81 miliardi, la maggiore attenzione alle promozioni per 566 milioni, i maggiori acquisti ai discount per 450 milioni e gli acquisti di marche private (quelle con il marchio dei supermercati) per 365 milioni, ma la voce più consistente rimane la riduzione dei volumi, con un taglio di 2,13 miliardi.

La categoria merceologica più colpita dai tagli dei consumatori è l'abbigliamento (il 60% degli italiani ne acquista di meno), seguito da viaggi e vacanze (53%), arredamento (42%), bellezza e fitness (42%) e hobby, sport e tempo libero (40%).

I settori relativamente meno colpiti risultano essere internet e telecomunicazioni (14%), salute (16%), assicurazioni (17%) e alimentari e bevande (18%). Anche la voce computer ed elettronica, fino a oggi in buona salute, è stata ridimensionata dal 34% degli italiani.