(Teleborsa) - Il Senato ha dato il via libera al decreto competitività, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia, con 159 voto a favore ed un solo voto contrario. Non c'è stato alcun astenuto, ma l'opposizione non ha partecipato al voto. Il decreto, che dovrà essere convertito entro il prossimo 23 agosto, passa ora all'esame della Camera.
Il decreto competitività è un provvedimento che accorpa una serie di misure volte a favorire la crescita, offrendo un sostegno alle imprese (taglio di costi e maggiori incentivi) ed a settori chiave per l'economia, come l'agricoltura e l'ambiente.
Le misure a favore dell'agricoltura riguardano una serie di norme volte a favorire l'innovazione tecnologica e l'uso di internet, ma anche il potenziamento del Made in Italy e la protezione del settore vitivinicolo. Per la Coldiretti, il pacchetto denominato "#campolibero" rappresenta "un buon passo in avanti per il rilancio delle campagne dove, con la green economy, si aprono opportunità per oltre centomila posti di lavoro che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del Paese".
Un altro corpus di norme si occupa dell'ambiente prevedendo l'uso delle risorse sequestrate alla famiglia Riva per il risanamento dell'Ilva di Taranto, ma anche nuove disposizioni contro il rischio idrogeologico, l'efficientamento energetico delle scuole ed università ed altre disposizioni in materia di rifiuti radioattivi.
Il cuore del decreto, però, concerne le misure a favore delle PMI, dal taglio delle bollette energetiche ai nuovi incentivi per le rinnovabili, comprendendo anche le disposizioni che disciplinano gli incentivi per favorire le quotazioni sui mercati azionari, Caduta la norma che reintroduceva l'anatocismo bancario (capitalizzazione degli interessi).