(Teleborsa) - Ennesima giornata di passione per il Banco Espirito Santo che sta crollando ai minimi storici contribuendo alla pessima performance della Borsa di Lisbona e al cattivo umore delle "periferie" dell'Eurozona.
Ieri Espirito Santo Financial Group, una delle società attraverso le quali la famiglia Espirito Santo controlla la banca lusitana, ha ceduto il 4,99% del Banco Espirito Santo per ripagare parte del debito contratto con la giapponese Nomura.
Una mossa necessaria, questa, perché un default dell'Espirito Santo Financial Group avrebbe generato default a catena nelle società della galassia Espirito Santo.
Ma quel che più sta penalizzando i titoli oggi (-14,48% a 0,385 euro sulla Borsa di Lisbona) è il fatto che l'operazione, che ha portato la partecipazione dell'Espirito Santo Financial Group nel BES al 20%, è avvenuta a sconto.
Il caso Espirito Santo è esploso giovedì scorso mandando in tilt la finanza europea sui timori per un revival della crisi del debito in Eurozona.
Nei giorni seguenti sia il Premier portoghese che la Banca Centrale lusitana avevano rassicurato sulla solidità del Banco, complici anche le rivelazioni di quest'ultima sulla propria esposizione verso il Gruppo.
Questo aveva calmato un po' le acque. A quanto pare, però, per la galassia Espirito Santo le tribolazioni non sono terminate.
Banco Espirito Santo di nuovo sotto i riflettori. Titolo a picco a Lisbona
15 luglio 2014 - 12.06