(Teleborsa) - L'uccisione di un adolescente palestinese, ha riproposto i timori di un nuovo ciclo di rappresaglie per la morte dei tre giovani israeliani. Gli Stati Uniti hanno esortato israeliani e palestinesi a evitare ulteriori tensioni.

La polizia ha detto che sta verificando alcune possibili strade che hanno portato alla morte il giovane palestinese, tra cui quella della responsabilità diretta dalle milizie israeliane.

Benjamin Netanyahu ha incaricato la polizia e gli agenti della sicurezza "ad agire il più rapidamente possibile" per scoprire chi c'era dietro l'omicidio e ha invitato "entrambe le parti a non farsi giustizia da sole".

Il leader israeliano, senza fornire prove, ha poi accusato il gruppo militante di Hamas, che controlla la Striscia di Gaza, per l’uccisione dei tre ragazzi israeliani e ha avvertito che il suo governo ha intenzione di vendicarsi per questo efferato attacco.

A Netanyahu fa eco anche il capo della diplomazia Usa, John Kerry, che ha dichiarato, "coloro che si impegnano in atti di vendetta, non fanno altro che destabilizzare una situazione già di per se esplosiva". Kerry ha condannato con la massima fermezza gli omicidi degli adolescenti, israeliani e palestinese.