(Teleborsa) - Arriva la fiducia della Camera al Decreto sull'emergenza abitativa, che oggi dovrebbe concludere l'iter con l'approvazione. Montecitorio ha detto sì con 324 voti a favore e 110 contrari. All'opposizione Forza Italia, Lega Nord, Movimento 5 Selle e Sel.
Oggi, la Camera si riunisce per votare il provvedimento, sullo stesso testo approvato dal Senato, procedendo prima alla votazione degli ordini del giorno, poi alle 12:30 inizieranno le dichiarazioni di voto e nel pomeriggio la votazione finale.
Il Decreto casa si è trovato al centro di numerose polemiche e proteste, sfociate anche in atti vandalici, dando luogo a varie manifestazioni a Roma. Si contestano, in particolare, alcune disposizioni, come quella che riguarda le occupazioni abusive di case, atto che non darà più diritto all'allaccio delle utenze di luce, gas ed acqua, disincentivando le famiglie all'occupazione o determinando uno stato di abbandono, povertà ed eslcusione sociale. Alla notizia del voto favorevole della fiducia, alcuni manifestanti riuniti davanti a Montecitorio hanno dato il via al lancio di uova e proteste.
Cosa prevede il decreto casa? Il decreto è un compendio di disposizioni che va dalla tassazione (cedolare secca e taglio Irpef), al canone concordato, ai bonus per i mobili. Vediamo le varie misure:
Cedolare secca e canone concordato. Per il triennio 2014-2017 è prevista una riduzione dell'aliquota della cedolare secca dal 15% al 10% per tutti i contratti che applicano il canone concordato, nei comuni ad alta tensione abitativa e in quelli colpiti da calamità naturali. Sarà il Ministero a definire l'elenco dei comuni per i quali varrà l'aliquota agevolata.
Sostegno affitti. Risorse aggiuntive sono state destinate ai fondi per il sostegno degli affitti, a vantaggio di coloro che hanno redditi più bassi, ed ai fondi per gli inquilini morosi incolpevoli, vale a dire per coloro che si siano ritrovati a non poter sostenere l'affitto a causa della crisi per della perdita del lavoro. Questa misura è finalizzata ad abbattere gli sfratti.
Stop all'occupazione abusiva. La misura tenta di disincentivare le occupazioni abusive di immobili, penalizzando chi vi ricorre con il divieto a chiedere l'allaccio delle utenze (luce, acqua, gas ecc.) e l'assegnazione di alloggi per i successivi cinque anni.
Regolarizzazione dei contratti in nero. Per coloro che avevano registrato contratti in nero ottenendo lo sconto previsto da una precedente normativa, poi dichiarata incostituzionale, sono stati fatti salvi gli effetti economici, con uno sconto sul canone pari a tre volte la rendita catastale sino al 31 dicembre 2015.
Sconto Irpef solo per gli inquilini di alloggi sociali. Per questa categoria è previsto uno sconto Irpef maggiorato, mentre sono saltate le detrazioni che erano state ipotizzate per gli inquilini a basso reddito di alloggi provati.
Bonus mobili Il tetto è stato confermato a 10 mila euro, ma è saltato il doppio vincolo legato all'importo dei lavori di ristrutturazione.