(Teleborsa) - Nuova doccia gelata per l'Europa dai risultati delle amministrative in Grecia, dove la lista Tsipras si è collocata al secondo posto, dietro la lista di maggioranza, lanciando un preciso messaggio all'Europa, colpevole di aver imposto pesanti misure di austerity dietro la concessione degli aiuti.
Ad Atene, Gavriil Sakellaridis, candidato di Syriza, il partito guidato da Alexei Tsipras, si è classificato secondo dietro Giorgos Kaminis, candidato del Pasok, il partito che compone la maggioranza al governo.
Invece, il movimento di protesta Alba Dorata, che è stato assimilato al M5S di Beppe Grillo, ha preso il quarto posto, con il 16% del consensi. Un risultato che preoccupa, quanto meno dal punto di vista dell'insoddisfazione che ha raccolto fra i greci, stanchi di tagli alla spesa, aumenti delle imposte, carenza dei servizi.
A preoccupare di più però non è tanto Alba Dorata quanto Syriza, perché il movimento fondato da Alexei Tsipras è cresciuto ogni anno dal 2012 ed ora minaccia la maggioranza al governo. In realtà, Tsipras non è propriamente un euro-scettico, quanto piuttosto un euro-critico: all'UE si rimprovera di aver sottoposto i Paesi in difficoltà a "cure troppo drastiche" e non indolore, mentre sarebbe stato meglio procedere con una ristrutturazione del debito, in grado di dilazionare le scadenze più lontano nel futuro.
Oltre ad Atene, la lista Tsipras ha letteralmente spopolato in tutta la regione dell'Attica.