(Teleborsa) - I riflettori restano puntati sul titolo Moncler nel giorno del suo debutto a Piazza Affari.

Le azioni del famoso produttore di piumini, inizialmente impossibilitate ad entrare in negoziazione per un eccesso di richieste, sono subito balzate oltre i 14 euro rispetto dai 10,2 euro fissati in sede di IPO.

Rialzi da capogiro dunque per la nuova matricola, presa d'assalto dagli investitori. Un successo annunciato visto che l'IPO, conclusa mercoledì, aveva raccolto richieste per 20 miliardi di euro, circa 31 volte l'offerta totale.

I titoli, partiti a 10,2 euro, ovvero al top della forchetta stabilita in fase di offerta, sono schizzati a quota 14,5 euro con un guadagno di oltre il 41%. Al momento, i prezzi continuano a viaggiare sopra la soglia dei 14 euro, a 14,4 con un rialzo del 41,18%.

In tutto sono state immesse sul mercato 63 milioni di azioni e il capitale raccolto sarà di 681 milioni di euro. La valorizzazione complessiva, invece, sarà di 2,55 miliardi.

Fondata nel 1952 da René Ramillon, Moncler è l'acronimo di Monestier de Clermont, la località francese in cui l'azienda tessile aveva sede. Il brand diventa italiano nel 1992 per mano della veneta Pepper Industries, poi passa a Finpart. Remo Ruffini, che oltre che proprietario è anche direttore creativo e Chief Executive Officer, rileva Moncler nel 2003, introducendo la strategia del "piumino globale".

Ruffini ha il 32% di Moncler, la società di private equity francese Eurazeo il 45%, Carlyle il 18%.