(Teleborsa) - Affrontare lo "scandalo dei finti poveri" ma anche fornire uno strumento più equo. E' con questi obiettivi che stamane il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo ISEE, l'indicatore che permette di quantificare la condizione economica delle famiglie per accedere ai servizi sociali.
Nel presentare il nuovo strumento, il Premier Letta ha ricordato lo studente che andava all'università con la Ferrari pur avendo indicato redditi molto bassi, parlando di "scandalo dei finti poveri".
Per evitare che i furbetti abbiano la meglio, una delle novità più importanti è rappresentata proprio dal fatto che solo una parte dei dati sarà autocertificata. Quelli più significativi, quali il reddito complessivo e le prestazioni ricevute dall'INPS, saranno indicati dalla Pubblica Amministrazione.
Anche la componente patrimoniale avrà maggior peso.
Il nuovo ISEE sarà dunque più attento ma anche più equo. Terrà conto, per esempio, della perdita di lavoro o della cassa integrazione, oppure di una perdita di reddito superiore al 25%. Per questo potrà essere ricalcolato nel corso dell'anno.
Prevista poi la revisione al rialzo dell'importo massimo dei costi di affitto che si possono portare in detrazione ai fini del calcolo.