(Teleborsa) - La questione del Datagate si fa sempre più spinosa, tanto che il vertice europeo, riunitosi oggi, ha affrontato a caldo la questione, che rischia di deteriorare i rapporti diplomatici fra Stati Uniti ed Unione Europea.

Lo scandalo, partito in USA in seguito alle dichiarazioni della talpa della National Security Agency (NSA), Edward Snowden, ha ora investito l'Europa, dove sono venute alla luce verità scottanti: un sistematico sistema di spionaggio ha investito Francia, Italia e Germania, arrivando ad intercettare le conversazioni sul cellulare di Angela Merkel.

"La NSA porta avanti molte attività spionistiche anche sui governi europei, incluso quello italiano" aveva detto a L'Espresso il giornalista statunitense Gleen Greenwald, depositario dei segreti della "talpa". Dichiarazioni che avevano subito messo in allarme Palazzo Chigi, alla vigilia dell'incontro fra il Segretario di Stato americano John Kerry ed il Premier italiano Enrico Letta, da cui non sono emerse grandi rivelazioni.

Il vertice europeo, però, ha affrontato il problema alla radice, valutando la possibilità di approntare una direttiva sulla sicurezza e protezione dei dati. "Nella bozza di conclusioni del vertice UE, che i leader discutono oggi, c'è un riferimento alla necessità di approvare la direttiva sulla protezione dati l'anno prossimo", ha ammesso il Presidente Herman Van Rompuy, facendo riferimento alla necessità di ripristinare la fiducia.

Intanto, il Ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle ha convocato a Berlino l'ambasciatore americano in Germania, per avere dei chiarimenti sulla vicenda delle intercettazioni sul cellulare della Cancelliera Angela Merkel. Il capo del governo tedesco, però, aveva già telefonato ieri sera al Presidente americano Barack Obama, il quale aveva smentito l'esistenza di un'attività di spionaggio nei suoi confronti.