(Teleborsa) - Fra una crisi politica e l'altra, la manovra finanziaria ed il braccio di ferro continui su temi come l'IMU e l'IVA, la legge elettorale resta in secondo piano, anzi, viene relegata sullo sfondo.

L'abolizione del "pocellum", che ha ampiamente dimostrato la sua inefficacia nel garantire un Governo stabile all'Italia, resta pienamente in vigore, mentre vengono scantonati tutti i tentativi di abolire un sistema fallimentare.

Cosi, il deputato del Pd Roberto Giachetti ha ripreso lo sciopero della fame, assieme ad altri cento deputati, per protestare contro la bocciatura della mozione che aboliva semplicemente il "pocellum", tornando allo status quo precedente, il cosiddetto "mattarellum".

La mozione, infatti, è stata votata solo da Sel e Movimento 5 Stelle, tanto che Giachetti si è sentito tradito dal suo stesso partito, cui ha chiesto di chiarire la posizione ufficiale.

Nel frattempo è stata anche convocata una manifestazione ufficiale per il 31 ottobre, il "no porcellum day", che si svolgerà in diverse città con Roma come capofila.