(Teleborsa) - La Banca centrale thailandese ha mantenuto fermo il costo del denaro per la terza sessione consecutiva, resistendo alle pressioni del Governo, che caldeggiava un allentamento monetario, per frenare la corsa della moneta locale, il bath thailandese.

Il comitato di politica monetaria ha dunque mantenuto fermi i tassi di interesse al 2,75%, ma la decisione era largamente attesa dagli economisti, votando la decisione con sei voti favorevoli ed uno contrario.

Il Governatore Prasarn Trairatvorakul ad inizio mese aveva smentito di aver ricevuto pressioni, nonostante i ripetiti appelli lanciati dal Ministro delle Finanze thailandese, Kittiratt Na-Ranong, che aveva sottolineato l'importanza di tagliare il costo del denaro, per scoraggiare i flussi di capitale verso il Paese, la cui valuta ha toccato i massimi da 17 mesi a gennaio.

Questa settimana, i dati sulla crescita della Thailandia hanno evidenziato un'economia incandescente, che si è espansa ad un tasso del 18,9%, più velocemente del previsto.

Il bath thailandese, dopo la decisione, è saliti dello 0,2% attestandosi a 29,82 dollari.