(Teleborsa) - Il social network più famoso del mondo sbarca ufficialmente a Wall Street. E lo fa in grande stile, come ampiamente atteso dagli analisti. Il titolo Facebook ha debuttato sulla piattaforma del Nasdaq con il simbolo 'FB' ad un prezzo di 42,10 dollari e a pochi secondi dall'inizio della contrattazioni segna un rialzo del 10,5% a 42,6 dollari.
Da rilevare il boom di volumi: in pochi minuti sono passati di mano oltre 100 milioni di azioni.
La ressa dei traders è stata tale che l'inizio delle contrattazioni è stato ritardato di mezz'ora. Sembra, infatti, che ci sia stato un 'intasamento' a livello di ordini.
Tuttavia gli analisti stimavano un avvio ancora più dirompente, reputando il prezzo di inizio piuttosto deludente.
Si trattava comunque di un successo annunciato. Basti pensare che in fase di Ipo la società ha alzato sia il range di prezzo che la portata dell'operazione grazie alla forte richiesta degli investitori.
L'offerta pubblica iniziale ha decretato un prezzo di 38 dollari ad azione, dunque nella parte alta della forchetta di 34-38 dollari precedentemente indicata. Si tratta della seconda Ipo più grande mai realizzata sul mercato USA, e della maggiore in assoluto del settore tecnologico.
Il valore totale del collocamento è pari a 16 miliardi di dollari, mentre la valorizzazione della società è di 104 miliardi. Ciò significa che Facebook vale almeno quanto Amazon.com, o Hewlett-Packard e Cisco Systems.
In tutto, sono state offerte 421 milioni di azioni. Circa 180 milioni direttamente dall'azienda californiana, altre 241,2 milioni da executive e 'privati', come per esempio il co-fondatore Zuckerberg.
In particolare, il geniale ventottenne di Harvard ha messo a disposizione del mercato 30,2 milioni di azioni. Il valore dei titoli non ceduti si aggira invece attorno ai 19,1 miliardi di dollari. Va da sè che da oggi nel gotha dei multimiliardari ci sarà una giovanissima new entry.
L'entusiasmo attorno alla quotazione del gioiello di Menlo Park è talmente alto che alcuni analisti continuano a sostenere che in realtà il prezzo dell'Ipo più giusto sarebbe stato attorno ai 40 dollari ad azione. Infatti alcuni broker hanno già avviato la copertura del titolo con un target price di oltre 44 dollari.
Ma non mancano nemmeno i detrattori, secondo i quali Facebook non ha ancora dimostrato di meritare una valutazione tanto alta, nonostante i 3,7 miliardi di dollari di ricavi e il miliardo di utili messi a bilancio lo scorso anno.
C'è inoltre chi nutre dubbi circa la capacità di convertire i 900 milioni di utenti attivi del social network in denaro contante.
Per il momento, comunque, prevalgono gli ottimisti.