(Teleborsa) - Si parte con la seconda fase dell'azione di Governo, dedicata alle misure per la crescita, una volta rimessi a punto i tasselli del bilancio statale, che fanno perno su un aumento della trassazione e sacrifici per tutti. Il Consiglio dei Ministri si riunirà già domani per esaminare la fase bis delle Riforme, quelle che stimoleranno crescita ed occupazione.

Il Governo Monti è già al lavoro su un pacchetto che deve essere incisivo, anche alla luce degli ultimi dati sui consumi, che secondo l'l'Osservatorio Nazionale Federconsumatori sarebbero in picchiata rispetto al Natale 2010. Tutti dati da confermare, ovviamente, ma non lontani dalla verità, perchè gli effetti della frenata dell'economia, dell'annus horribilis dei mercati finanziari e della nuova Manovra varata dal Governo si sono fatti sentire.

Il Premier Mario Monti è rientrato subito a Roma dopo aver trascorso il Natale in famiglia. IL motto è ancora una volta fare presto e mettere sul tavolo qualcosa prima della fine dell'anno. Se la fretta era la caratteristica principale della finanziaria, l'urgenza contraddistingue il secondo passo del nuovo Governo, nel tentativo di riportare fiducia fra le famiglie italiane e le imprese.

Intanto, lì'ex Premier Silvio Berlusconi ha fatto nuovamente sentire la sua voce e, commentando le notizie del crollo dei consumi, ha detto che agirà da sentinella nei prossimi mesi. Senza togliere il supporto all'attuale esecutivo, ma anche senza sbilanciarsi, il leader del PDL ha tenuto a sottolineare di essere "sempre in pista" e ricordando che nulla si può dare per scontato nel 2012. Le tasse? Per Berlusconi creeranno recessione se non vi saranno altre condizioni atte a stimolare i consumi e ripristinare la fiducia.

Un'altra partita difficilissima per il Governo sarà quella delle pensioni e della previdenza, perché i sindacati non mollano. Nel corso della manifestazione del Natale, le maggiori sigle sindacali - CGIL, CISL, UIL e UGL - promettono battaglia all'esecutivo Monti e ricordano che il Governo ha ancora vinto la guerra.