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Bagnasco, "Genova colpita al cuore non si arrende". Mattarella: Accertamento rigoroso delle responsabilità"

Presenti in forma privata i "vertici" di Autostrade entrati a cerimonia iniziata da una porta secondaria. Nel pomeriggio conferenza stampa del Gruppo

Economia, Trasporti
Bagnasco, "Genova colpita al cuore non si arrende". Mattarella: Accertamento rigoroso delle responsabilità"
(Teleborsa) - Funerali di Stato per le vittime del disastro di Genova, ma non per tutti: solo 19 bare sono sfilate oggi, sabato 18 agosto, alla Fiera di Genova, nel padiglione Jean Nouvel, dove il Cardinal Angelo Bagnasco, arcivescovo metropolita dal 2008, ha officiato la funzione religiosa alla presenza di tutte le più alte cariche dello stato e del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

"Il crollo ha provocato uno squarcio nel cuore di Genova e la ferita è profonda - ha detto il Cardinale Bagnasco durante l'omelia, pronunciando poi ad uno ad uno i nomi delle vittime - e insieme alla preghiera di Papa Francesco che anche ieri sera ha telefonato per riaffermare la Sua vicinanza alla città, ovunque si alza a Dio la preghiera. Genova è sotto lo sguardo del mondo. La tragedia ci ha fatto toccare con mano la fragilità umana. Genova non si arrende, giustizia doverosa. Ci auguriamo che i numerosi sfollati possano ritrovare presto il calore della casa".

E poco prima del termine delle esequie col rito cattolico, annunciato dal Cardinal Bagnasco, è stata la volta di un momento di preghiera per la comunità islamica, celebrato dal suo Rappresentante religioso, che ha pianto la morte di due fedell musulmani anch'essi vittime del crollo. Un momento di dolore che ha invitato alla concordia e alla fratellanza.

"Genova è stata colpita - ha poi dichiarato il Capo dello Stato alla fine della cerimonia funebre - tutti i genovesi e tutti coloro che si sono recati a Genova in questi anni sono passati su quel ponte, anche io l'ho percorso tante volte, anche di recente. È una tragedia che ha coinvolto tanti, tutto il nostro Paese. È una tragedia inaccettabile. Occorre l'accertamento rigoroso delle responsabilità. Ora è il momento della vicinanza ai familiari, ai feriti ed alle famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni".

Dolore, rabbia, incredulità, sdegno, applausi per i Vigili del Fuoco. Tutta la sfera delle emozioni umane ha accompagnato i feretri delle 19 vittime, meno della metà dei 42 morti accertati. I parenti di molte vittime avevano rifiutato i funerali di Stato, preferendo una funzione in forma privata e nella propria città d'origine. "Non posso biasimare le famiglie che hanno scelto di celebrare i funerali nel proprio comune di appartenenza, anche in dissenso con uno Stato che invece di proteggere i loro figli, ha preferito per anni favorire i poteri forti", ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio.

Nel frattempo erano state recuperate anche le ultime vittime: un'auto è stata trovata dai Vigili del Fuoco con tre persone a bordo (madre, padre e una bambina di 9 anni), e un'ultima salma, probabilmente l'ultima, sarebbe stata individuata, mentre un uomo tedesco annoverato fra i dispersi è vivo e ha telefonato dalla Germania.

Sullo sfondo le responsabilità per l'accaduto, in primis della società Autostrade (gruppo Atlantia), che ha annunciato per il primo pomeriggio di oggi sabato 18 agosto una conferenza stampa in un albergo della città, con le "scuse della dirigenza" e un piano di aiuti alle vittime e alla città. I "vertici" di Autostrade sono Intervenuti al rito funebre in forma privata, entrati a cerimonia iniziata da un ingresso secondario.
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