Facebook Pixel
Milano 14:45
33.792,77 -0,26%
Nasdaq 18-apr
17.394,31 -0,57%
Dow Jones 18-apr
37.775,38 +0,06%
Londra 14:45
7.832,3 -0,57%
Francoforte 14:45
17.711,87 -0,70%

All'assemblea di Carige inizia l'era Malacalza: "risultati colpa degli attuali amministratori"

Economia
All'assemblea di Carige inizia l'era Malacalza: "risultati colpa degli attuali amministratori"
(Teleborsa) - Giornata cruciale per Banca Carige, che oggi riunisce l'assemblea degli azionisti per deliberare il rinnovo dei vertici e del CdA. L'attenzione è puntata sul primo azionista, la famiglia Malacalza, che indirettamente con queste nomine dovrà decidere in merito all'offerta arrivata dal fondo americano Apollo.

Quest'ultimo si è offerto di rilevare i crediti deteriorati dell'Istituto genovese, circa 3 miliardi di sofferenze, con uno sconto del 20% sul valore nominale, attraverso un aumento di capitale riservato, che toglierebbe il controllo della banca all'azionista di riferimento.

Sulle nomine non vi saranno colpi di scena: l'ex giudice costituzionale Giuseppe Tesauro dovrebbe essere nominato presidente e Vittorio Malacalza vicepresidente, mentre nel ruolo di Ad sarebbe nominato Guido Bastianini.

Più attenzione sarà riservata al nodo dell'offerta di Apollo, che rileva sotto il profilo economico e politico. Il Governatore Giovanni Toti si è già espresso a favore della continuità e del mantenimento della tradizione (i Malacalza), ma i piccoli azionisti potrebbero farsi attrarre da un'offerta che li affrancherebbe dal rischio di un terzo aumento di capitale.

Secondo la stampa, nella partita sarebbe entrata anche la BCE, che appoggerebbe il fondo Apollo, anche se il primo azionista Vittorio Malacalza ha già affermato di non credere a queste indiscrezioni. "Non crediamo che la BCE possa farsi sponsor della proposta di un fondo relativa alla cessione di cespiti del patrimonio della banca", afferma l'imprenditore ligure, citando l'esigenza che qualsiasi transazione avvenga "a eque condizioni di mercato".

Fra i rumors c'è anche quello che parla di un "piano B" dei Malacalza, che consisterebbe nell'accedere alle garanzie statali (Gacs), prima di procedere ad una aggregazione con altro Istituto.

Frattanto, l'assemblea riunita ai Magazzini del Cotone di Genova si sta scaldando. Il primo punto all'ordine del giorno - la nomina dei vertici - è stato già messo da parte agevolmente con le nomine che si conoscevano.

Più delicata la questione del bilancio, che l'azionista di riferimento, Vittorio Malacalza definisce "inadeguati alle potenzialità" della banca e che attribuisce non solo alla passata gestione "cessata - dice - da oltre tre anni", ma anche alla mancanza di impegno degli attuali amministratori. "E' in definitiva mancato - sottolinea - l'apporto di esperienze, idee e competenze che avrebbero dovuto fare da collante positivo per tutte le articolazioni, di vertice e periferiche, della banca".

Condividi
```