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MPS, si indaga su suicidio di Rossi. Con chi parlò nell'ultima telefonata?

Economia
MPS, si indaga su suicidio di Rossi. Con chi parlò nell'ultima telefonata?
(Teleborsa) - Perché David Rossi si è suicidato? Qualcuno potrebbe averlo istigato a compiere quel gesto disperato? E' quello che i pm di Siena, Antonio Nastasi, Aldo Natalini e Giuseppe Grosso, già titolari dell'inchiesta sull'acquisto dell'Antonveneta da parte di Monte dei Paschi e sullo scandalo dei derivati, dovranno tentare di capire.



Per il momento, si sa solo che mercoledì sera, attorno alle 20.00, il capo della comunicazione della banca più antica del mondo si è gettato dalla finestra del suo ufficio, nel quartier generale senese di Rocca Salimbeni. Si sa inoltre che il corpo giaceva di schiena, e che dunque potrebbe essere caduto di spalle per non guardare nel vuoto. Infine, l'autopsia, voluta dai famigliari pur non essendo ritenuta necessaria dai magistrati, avrebbe rivelato che non è morto sul colpo.

C'è poi un nuovo importante elemento da scandagliare: sembra che prima di morire Rossi abbia avuto una lunga conversazione al cellulare (ma l'interlocutore è top secret) dopo la quale è piombato il silenzio assoluto. Il suo telefono ha infatti squillato a vuoto, anche quando a chiamarlo era sua moglie.

Ieri gli inquirenti hanno setacciato il suo ufficio e fatto una breve visita nella sua abitazione, prelevando agende, telefoni, sim card e file del computer. Sembra inoltre che una telecamera abbia filmato il gesto estremo di Rossi.

Sono state inoltre ascoltate numerose persone vicine al manager, tra le quali il Presidente di MPS Alessandro Profumo.

I pm non escludono che il suicidio sia legato anche a motivi personali non attinenti alla bufera che ha investito Monte Paschi, anche se questo sembra altamente improbabile.

Si dice che Rossi, pur non essendo indagato nell'affaire MPS, fosse molto sotto pressione, magari perché autore della fuga di notizie sull'azione di responsabilità avviata dalla banca contro l'ex Presidente Giuseppe Mussari e dell'ex Direttore generale Antonio Vigni. O forse perché temeva che il suo incarico fosse ridimensionato. O magari per quella misteriosa "cavolata" fatta, di cui aveva informato la moglie nel foglietto ritrovato nel suo ufficio dopo la sua morte.

Lo scorso 19 febbraio il capo comunicazione aveva ricevuto una visita del Nucleo Valutario della Guardia di Finanza, che aveva perquisito il suo ufficio e la sua abitazione. Allora, alcune fonti delle Fiamme Gialle avevano fatto notare che i blitz "si fanno a sorpresa" quando si cercano prove, documenti o riscontri.

Sposato con due figli, Rossi era alla guida dell'Area comunicazione dal 2006. Era grande amico dell'ex Presidente di MPS e dell'ABI Giuseppe Mussari, conosciuto quando quest'ultimo era a capo della Fondazione, il primo azionista di MPS.

I colleghi che lo avevano contattato prima del gesto estremo hanno raccontato che Rossi era stato molto cordiale e aveva risposto con la stessa professionalità di sempre.
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